L’otto marzo non è una festa è una giornata di protesta

Otto-marzo-donne-cepiss

Otto marzo perché? Educatrici, educatori e insegnanti della Cooperativa Cepiss parlano e si confrontano sull’otto marzo nelle classi degli allievi e allieve dei corsi di formazione professionale: come mai è stata istituita questa giornata? Oltre al fatto che si regali un mazzolino di mimosa e che si facciano gli auguri alle donne che si conoscono cosa sappiano dell’otto marzo?

Il dibattito è aperto nelle classi dei minori, iscritti ai corsi IeFP per addetti alla pelletteria e per acconciatori; ma anche nelle classi degli allievi e allieve assunti con un contratto d’apprendistato e che devono svolgere una formazione obbligatoria; così come nelle classi degli IFTS specializzati in “tecniche per la realizzazione artigianale di prodotti del made in Italy”.

L’otto marzo non è una festa è una giornata di protesta, lotto marzo tutti i giorni, l’otto marzo in tutte le piazze e le strade delle città e paesi del mondo.

Per le attiviste e attivistƏ del movimento “Non una di meno” l’8 marzo 2022 sarà ancora una volta sciopero femminista e tranfemminista transnazionale. Nel 2021 hanno proclamato che:

“scioperiamo perchè nel 2021 la violenza di genere ha fatto più vittime. Ci vogliamo vive!

Scioperiamo perché il lavoro di cura è ora chiamato essenziale ma lo sfruttamento è rimasto lo stesso.

Scioperiamo perché non vogliamo più dover sopperire alle mancanze dei servizi e della sanità.

Scioperiamo perché i nostri salari e posti di lavoro sono i primi che si perdono in ogni crisi.

Scioperiamo perché dopo decenni di tagli la sanità pubblica è al collasso.

Scioperiamo perché vogliamo essere liber* di camminare nelle strade e senza avere paura.

Scioperiamo perché non vogliamo morire sul lavoro per garantire profitti a chi risparmia sulla nostra sicurezza.

Scioperiamo perché sappiamo che l’impatto ambientale del nostro sistema di produzione è la causa della pandemia Covid-19”.

Nella formazione gli operatori e le operatrici della Cooperativa Cepiss tengono conto dei fatti e delle vicende del quotidiano, il contatto con la realtà è costante e il presupposto delle attività è favorire nei discenti lo sviluppo del senso critico e della capacità di riflessione e analisi.

Si crede nella formazione, si ha fiducia nel discente di qualsiasi categoria e ci si mette in gioco in prima persona perché l’otto marzo non è una festa è una giornata di protesta!